Una visita discreta nel cuore di Roma per rendere omaggio alla madre di un grande santo della Chiesa, anche lei venerata da secoli come tale e ricordata oggi dalla liturgia. Francesco, ha informato poco fa via Telegram la Sala Stampa vaticana, si è “recato nella chiesa di Sant’Agostino a Roma, e si è fermato in preghiera nella Cappella dove sono conservate le spoglie della Santa”.
Il saluto alla comunità agostiniana
Un altro momento di sosta, prosegue il post, è avvenuto “davanti all’immagine della Madonna dei Pellegrini”, quindi nel lasciare la chiesa il Papa “ha salutato i frati, le suore e i pellegrini presenti e – conclude la nota – ha poi fatto ritorno in Vaticano”.
Padre Di Lernia: il Papa, un devoto di santa Monica
Una visita a sorpresa, quella di Francesco, nella basilica agostiniana, in Campo Marzio, ma non una novità. Già nel 2018 e nel 2020, infatti, il Papa, particolarmente devoto a Santa Monica come la madre, si era recato alla sua tomba nel giorno della memoria liturgica, il 27 agosto, per pregare e renderle omaggio. Ad accogliere oggi pomeriggio il Papa i religiosi agostiniani, che si sono intrattenuti con lui qualche minuto e ai quali ha anche chiesto di poter sostare davanti alla Madonna dei Pellegrini del Caravaggio, come racconta ai media vaticani padre Pasquale Di Lernia, segretario generale dell’Ordine di Sant’Agostino, tra coloro che si sono soffermati a parlare con Francesco.
Ascolta l’intervista a padre Pasquale Di Lernia
Padre Pasquale ci racconti di questa visita a sorpresa di Papa Francesco alla tomba di Santa Monica.
Conosciamo molto bene la devozione di Papa Francesco nei confronti di Santa Monica, una devozione che lui, come più volte ha ribadito, ha ereditato da sua mamma, una fervente associata dell’Associazione delle Madri Cristiane. Per cui, quest’anno, Papa Francesco è voluto ritornare qui, nella Basilica di Sant’Agostino, dove si custodiscono le reliquie, il corpo di Santa Monica, e dove soprattutto si custodisce questo grande culto, molto diffuso soprattutto tra le mamme.
Ci descrive qualche dettaglio di questa visita singolare?
Papa Francesco è arrivato verso le 16, Sembrava in forma, sembrava soprattutto gioioso. Probabilmente questa visita era una visita attesa da parte sua. Dopo aver salutato il priore della comunità, si è recato nella cappella di Santa Monica, dove immediatamente ha fatto depositare un mazzo di fiori bianchi presso la tomba di Santa Monica e successivamente è rimasto in silenzio, in preghiera. Al termine di questa preghiera ha chiesto di poter essere accompagnato davanti all’immagine della Madonna dei Pellegrini, un’immagine del Caravaggio particolarmente cara a tanti romani, che sicuramente lo sarà ancora di più durante il Giubileo, per il significato che assume. Era attorniato da tanta gente che nel frattempo aveva iniziato ad affollare la basilica, aperta nel frattempo per il culto dei fedeli, il Papa è rimasto a contemplare il quadro e poi ha salutato, con la sua consueta affabilità, tanti fedeli, consacrate, sacerdoti, giunti per venerare Santa Monica. Successivamente, dopo aver salutato ancora una volta la comunità dei frati agostiniani, è andato via.
Avete avuto modo di scambiare qualche parola?
Innanzitutto gli abbiamo assicurato la nostra preghiera per il suo ministero, per la sua persona, soprattutto per tutta la Chiesa, e lui ha annuito, ha ringraziato per questa sensibilità, e ci ha invitato a perseverare in questa preghiera. Ha anche scherzato con il priore che presentava gli agostiniani, gli ha chiesto se fossimo degli agostiniani bravi e questo naturalmente ha suscitato sorrisi.
Che cosa porta questa visita di Papa Francesco alle festività agostiniane di questi giorni, Santa Monica e Sant’Agostino, il 27 e il 28 agosto?
Ci conferma nella fede, essendo lui il pastore di tutta la Chiesa, ci conferma anche nella devozione a Santa Monica, a Sant’Agostino,. Ci conferma soprattutto nel perseguire alcuni valori. Santa Monica è una donna perseverante, una donna molto presente nella vita dei figli, come tante mamme di oggi. Ecco, Monica ci insegna che il Signore ascolta, ascolta le preghiere degli umili, ascolta le preghiere di tutti coloro che, con perseveranza, con fedeltà, con fermezza chiedono al Signore frutti di bene nella propria vita e nella vita degli altri. Penso che sia un messaggio che passi anche attraverso questa visita di Papa Francesco, che, sicuramente, avrà chiesto tanti frutti di bene per la Chiesa, per l’umanità intera, soprattutto per il raggiungimento della pace. Monica era una donna di pace, Monica aveva quest’arte, questa capacità di saper mettere pace nei contesti che lei frequentava.
Tiziana Campisi | VaticanNews